Né p’amùri né pi cunzìgliu
‘Na fridda sira ‘i ‘vernu,
com’ ‘a l’animi d’ ‘u Purgatorio
accucchìati ‘nnand’ a ‘nu vracèri,
si truvevìnu a parrà
za’ Francìsca, za’ Michelìna e zu’ ‘Micantòniu:
i tre scketti d’ ‘a famiglia.
“l’erva cà no’ bboi
a l’ortu ti cresciti”
dicìviti za’ Michelìna…
“cresci figli, cresci porci..”
ncasèvi lla manu za’ Francìsca.
“da malu vitìgnu
no piglià magliòlu
com’è lu patri
veni lu figliòlu”
dicìviti
spertu,
zu’ ‘Micantòniu….
“ggenti senza figli
né p’amùri,
né pi cunzìgli”
…nnì cusìviti ‘a vucca
nonna mia.
Una fredda sera d’inverno,
come le anime del Purgatorio
raccolti attorno a un braciere
si trovarono a parlare
za’ Francisca, za’ Michelina e zio Domenicantonio
i tre zitelli di famiglia.
“L’erba che non vuoi
all’orto ti cresce”
disse zia Michelìna…
“cresci figli, cresci porci..”
rincarò la dose zia Francesca.
“da cattivo vitìgno
non prendere tralcio
com’è il padre
viene il figliolo”
disse
esperto,
zu’ Domenicantonio….
“Gente senza figli
né per amore,
né per consìglio”
…li zittì
mia nonna.
ogni volta che visito questo sito rileggo una o più delle tue poesie. Questa è una di quelle che preferisco, anche se mi è difficile, fra tanta bellezza, scegliere l’una o l’altra. Leggere le tue poesie, caro Franco, è come ritornare bambina, fra le persone care, quelle che ti conoscono da sempre e fanno parte dei tuoi ricordi ma sono anche il centro dei tuoi affetti. Ma tu sei un poeta eccezionale e riesci ad emozionarmi, autenticamente, ogni volta che ti leggo. Ed io non sono una persona che si emoziona facilmente, te lo garantisco! Sei un grande, semplicemente…
Carissima, sei troppo generosa nel riconoscermi pregi che non ritengo di avere. In ogni caso te ne sono grato perché vengono da una “bella penna” come la tua. Soprattutto mi fa piacere che attraverso questi versi, che io non chiamerei mai “poesia”, tu possa ricordare e rivivere un tempo: quello in cui ciascuno di noi (portaioli, sopra tutti) si riconosce e rivaluta il proprio essere nella comunità originaria, in ogni grande famiglia riunita attorno a ‘nu vraceri…questi valori si dissolvono, poco a poco e lasciano spazio a questi ricordi.
Resta sempre però il pericolo di avventurarsi alla maniera della cara Emily…un abbraccio.