Category Archives: I pesci

Boga

 Dal lat. “bōcam”, gr. “bôks”, connesso con “boân”, ‘gridare’ perché ritenuto in grado di emettere grida. Il corpo è allungato e affusolato, gli occhi grandi. È specie onnivora, anche se si ciba prevalentemente di crostacei. Le sue carni sono buone se consumate dopo breve tempo dalla morte del pesce altrimenti il contenuto dell’intestino va in putrefazione conferendo all’animale un cattivo odore. Il modo migliore per consumarle è quello della frittura sempre che si riescano a pescare, come negli anni 50-70  a Santoianni cù ù sciavicheddu.

Pesce civetta

Dal lat. “cŏrvum”, per la sua forma e colorazione somigliante all’uccello. Suggestiva la derivazione etimologica nelle Etimologie di Isidoro che fa derivare “corvus” da cordis vox, ossia voce del cuore per quanto sotto esplicato.
Catturato, produce un gemito impressionante, simile al pianto di un bambino neonato, che dura per parecchio tempo fuori dall’acqua. La testa è relativamente grossa, con una grande bocca, dotata di corazza ossea. Il corpo è allungato, piuttosto compresso sul dorso. La caratteristica più visibile di questa specie sono le grandipinne pettorali, rette da lunghi e robusti raggi, che completamente allargate formano insieme un grande ellisse, che permette al pesce di “planare” vicino ai fondali. La livrea è alquanto varia da esemplare a esemplare, con un colore di fondo che va dal grigio bruno al giallo fino al rossastro, decorato da 3 o più fasce verticali brune e costellato di punti bianchi. Le pinne pettorali presentano la stessa colorazione, ma sono puntinate e orlate anche di un blu elettrico.

Tordo marvizzo

 Dal fr. Ant. “malvis”. Vive a bassa profondità ed ha abitudini sedentarie. Si riproduce da maggio a luglio. Probabile una inversione sessuale, poiché oltre i 40 cm di taglia sono tutti individui maschi. Gli adulti si cibano di molluschi bivalvi e Gasteropodi, Crostacei decapodi, le cui conchiglie ed i cui carapaci vengono frantumati facilmente dai robusti denti faringei.

Tordo grigio

 Dal lat. “lābōsus”, sdrucciolevole, vista la particolare viscosità del pesce. Perciforme della famiglia dei labridi a cui appartengono altri pesci quali Malvìzzu, Lagùni, Cazzìllu ‘i rre, Sorice. Tordo. Dal lat “tŭrdum”. Si riproduce all’inizio di maggio e depone le uova in nidi fatti con le alghe sul fondo. Si nutre di Crostacei e molluschi. La livrea è più smorta che negli altri Symphodus, grigiastra, al massimo con un paio di strisce scure tra il muso e la coda o alcune linee blu sul muso (però il maschio durante la cura delle uova è marezzato).

Tordo rosso

La riproduzione avviene da primavera all’estate. Si alimenta principalmente di molluschi gasteropodi, lamellibranchi, crostacei (gamberi e ostracodi) e altri invetebrati.