Category Archives: I pesci

Suro

Dal gr. Σαϋρος ossia lucertola. Forse per la somigliante livrea. Presenta una linea laterale accessoria estesa lungo quasi tutto il dorso, che è verde con vivaci iridescenze. la linea laterale è dotata di scutelli molto larghi. I fianchi sono argentei e ha una macchia nera sulla parte postero-superiore dell’opercolo e un’altra all’ascella delle pettorali. Le pinne dorsali sono grigie, quella anale e le ventrali biancastre, le pettorali e le ventrali grigio-verdognolo. Il sugarello è commestibile e può essere affumicato, fritto, salato e cotto. Ottimo al cartoccio

Tonno

Dal lat. tardo “tùnnum”, class. “thўnnum”, gr. “thynnos”. Adattati al nuoto veloce, i tonni hanno un corpo ovaloide allungato ed idrodinamico, piuttosto compresso ai fianchi. La pinna dorsale e quella anale sono alte e robuste, posizionate nella seconda metà del corpo. Le pettorali sono potenti, le anali sono piccole. Dopo la pinna dorsale e quella anale sono presenti alcune pinnette stabilizzatrici (circa 7-10 per parte). La livrea è grigio argentea, con riflessi blu o neri.

Sarda

Dal lat. “sărdam”, f. sost. Di “sărdus”, della sardegna. Isidoro da Siviglia ritiene il nome del pesce derivato dal nome dell’antica Tiro, in Siria, che si chiamava Sarra nelle cui acque tale specie abbondava.  E’ richiamato dalle fonti luminose, sotto le quali si raduna in grandi masse. La sardina ha il corpo ovale con squame ventrali appuntite che però (al contrario dello spratto) non formano una vera e propria carena, la bocca è rivolta verso l’alto e l’occhio è grande. Tutto il corpo, ad eccezione della testa, è ricoperto di grosse squame molto caduche

Alici

Dal lat. “allēcem” attrav. Lo sp. “alacha”, salamoia, salsa di pesce. Forse connesso con il gr. “háls” sale. Forse pesce base nella preparazione del “garum”, salsa di pesce di cui erano ghiotti i Romani. Corpo lungo, provvisto di squame, muso breve. Le pinne del petto sono normali. La pinna della coda è a V. L’acciuga si distingue dagli altri per avere la mascella di sotto più corta di quella di sopra. Il colore è verde azzurro, i fianchi e la pancia sono di colore argento, lungo i fianchi c’è una linea marrone.

Bavosa

 Dal gr. “blennόs”, cioè bavoso, a causa del liquido viscoso che ricopre le squame. La caratteristica più evidente dei blennidi è l’assenza di scaglie sul corpo lasciando la pelle nuda. Per ovviare alla minore protezione che questa mancanza comporta e per garantire un’adeguata idrodinamicità, la loro pelle secerne copiose quantità di muco che li rende estremamente viscidi. Per questo motivo, vengono chiamati comunemente bavose. La forma del corpo è caratteristica anch’essa: è allungato ed è munito di una pinna anale e di una pinna dorsale lunghissime, la pinna dorsale è unica, estesa per tutta la lunghezza del corpo. La colorazione di fondo del dorso e dei fianchi è verdastra, con sfumature grigio-gialle, talvolta rossastre; l’addome è più chiaro, bianco-giallastro.