Category Archives: Pesci bianchi
Ricciola
È il più grande pesce della famiglia dei carangidi, potendo raggiungere e superare i 2 metri di lunghezza. È un pesce pelagico caratterizzato dalla colorazione argentea azzurra, con una linea longitudinale di colore oro, coda forcuta e due pinne dorsali, la prima corta e la seconda lunga. Presenta una barra bruna obliqua che attraversa l’occhio. veloce nuotatore che si avvicina periodicamente alla costa, anche in bassi fondali. I giovani si radunano in branchi piuttosto numerosi e non si incontrano mai da soli; gli adulti sono sempre in piccoli gruppi e talvolta solitari. Nel periodo estivo nuotano in vicinanza della superficie ed è facile incontrarli in vicinanza delle coste rocciose delle isole o nei promontori. A volte entra nelle tonnare.
Fragolino
Dal lat. “rubrum” rosso, con dissimilazione consonante e anaptissi (stessa vocale fra le consonanti l-v-r). Il riferimento è alla colorazione della livrea da cui deriva anche il nome fragolino.
Nel periodo riproduttivo (estate-autunno) si concentrano in gran numero su fondali di 20-50 metri e rilasciano uova che galleggiano in superficie. Ha carni gradevoli e saporite.Ha un aspetto tipico di unosparide, alto e compresso lateralmente. Il muso è più acuto che negli altriPagellus e la fronte è quasi rettilinea.La livrea è rosata sul dorso e fianchi per digradare nell’argenteo del ventre. Il pesce vivo ha punti azzurri su tutto il dorso ed un bordo di colore rosso all’opercolo branchiale.
Sarago maggiore
A voler azzardare una etimologia del termine si potrebbe ipotizzare quella di far derivare uaràtu dal lat. volg. “bàrra” da cui l’aggettivo barrato corrotto in varràtu da cui uaràtu. La livrea del pesce è, del resto, caratteristica per le sei-sette fasce verticali scure a mo’ di barre. Le più autorevoli ipotesi derivate dall’arabo e dall’ebraico, portando al significato di “maculato”, ci sembrano poco concordanti con la specie diplodus vulgaris cui appartiene il sarago maggiore. Si riproduce nei mesi di gennaio-marzo nel Mediterraneo orientale e più tardi, in primavera, in quello occidentale. Si nutre di crostacei, invertebrati bentonici, da giovane, anche di alghe. Predilige particolarmente il riccio Paracentrotus lividus, di cui è il principale predatore, ma solo quando raggiunge la maggiore taglia con relativo sviluppo della dentatura, che gli permette di rompere il guscio anche se provvisto di aculei.
Ombrina
Ombrina = Ombrina. Dal lat. volg. “umbrìna”, pesce ombra per le ombreggiature dei colori della sua livrea (argenteo con strisce dorate). Si cattura soprattutto quando il mare è sporcato da acque fangose. Capita saltuariamente nelle sciabiche e nei tramagli. Può raggiungere un metro di lunghezza e il peso di 12 chili. Si ciba di invertebrati che cattura nella sabbia grufolando in piccoli gruppi, le sue prede preferite sono crostacei, molluschi (cannolicchi). La riproduzione avviene all’inizio dell’estate. I giovani fino a 3 cm sono nerastri con pinne bianche.
Spigola
Da spiga, per la forma delle pinne dorsali. Anticamente denominato pesce lupo per la sua voracità. E’ un pesce robusto, che predilige le acque salmastre e che rimonta le acque dolci. E’ specie più gregaria da giovane e in acque tranquille. Gli esemplari grossi vanno più isolati o a coppie. Si alleva nelle valli salmastre, nelle lagune e in mare.La spigola è una delle specie più pregiate ed è oggetto di acquacoltura sia estensiva (lagune e valli), che intensiva (vasche e gabbie) in acque marine e salmastre.